Nel Recovery Plan aumenteranno gli stanziamenti sull’assistenza, ma il Sad è già in fase di appalto nelle comunità di valle. Per i sindacati “per ampliare e qualificare il servizio vanno aumentate le risorse prima degli affidamenti”.
Si è svolto oggi un positivo incontro tra l’Assessora Segnana e i sindacati sul tema del servizio di assistenza domiciliare. Al confronto, chiesto da Cgil Cisl Uil, hanno partecipato Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Marcella Tomasi, l’assessora Stefania Segnana, il dirigente generale Giancarlo Ruscitti, la dirigente del Servizio Federica Sartori e alcuni collaboratori del Servizio Politiche Sociali.
Unanime il riconoscimento della centralità del servizio nell’ottica del sostegno alla domiciliarità degli anziani e della valorizzazione dell’assistenza territoriale.
Cgil Cisl Uil hanno evidenziato la necessità di “investire di più sui servizi territoriali” guardando agli stanziamenti previsti all’interno del Recovery Plan. Ciò, secondo i sindacati, appare urgente tenuto conto dell’attuale condizione e dell’avvio imminente delle procedere di affidamento dei servizi di assistenza domiciliare da parte dei comuni di Trento e Rovereto e delle Comunità di valle.
“Abbiamo condiviso la necessità di rafforzare e ampliare l’assistenza domiciliare per rispondere alle richieste crescenti che arrivano dalla nostra comunità anche per l’invecchiamento progressivo della popolazione – hanno chiarito a margine Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Marcella Tomasi -. Per farlo è però indispensabile aumentare gli investimenti in questo settore, cominciando con ampliare la dotazione del Fondo socio-assistenziale degli enti locali che da qualche anno è rimasto stabile a quota 92 milioni di euro. Occorre attivare in tempi rapidi un confronto costruttivo con Roma perché si sblocchino il prima possibile le risorse del Recovery Fund destinate a sanità ed assistenza. Lo stesso presidente Draghi ha posto l’accento sulla centralità dei servizi territoriali, facciamoci trovare pronti e anzi anticipiamo i tempi”.
L’Assessora Segnana, nel sottolineare l’importanza di garantire servizi di qualità in risposta ai bisogni dei cittadini, ha evidenziato anche la centralità dell’integrazione con l’ambito sanitario, attraverso il rafforzamento dei modelli di cura territoriali all’interno del processo di revisione in atto dell’Azienda sanitaria.
“La centralità del servizio – afferma l’Assessora - si è resa particolarmente evidente anche in occasione dell’emergenza sanitaria, e il miglioramento di questo servizio è un tema che ci sta a cuore, proprio per permettere il più possibile alle persone di ricevere aiuto e cure presso la propria casa, sostenendo anche le famiglie.”
Provincia e sindacati sono concordi nel riconoscere che l’assistenza domiciliare vada qualificata, ampliata e innovata sia sul piano dell’offerta dei servizi sia su quello organizzativo. L’incontro è stata anche l’occasione per l’aggiornamento sullo stato dell’arte riferito al processo di accreditamento e affidamento dei servizi socio-assistenziali che sta impegnando tutto il sistema.
Il confronto sul tema è all’agenda dell’Assessora che ha annunciato la volontà di aprirlo anche il Consiglio delle Autonomie Locali, Consolida e Federazione trentina della cooperazione, allo scopo tra il resto di illustrare quanto la Provincia sta facendo per potenziare i servizi sociali e sanitari sul territorio e per qualificare il personale che opera nel settore.
Ufficio stampa Cgil del Trentino
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